L'orologio che urla by Alfred Hitchcock

autore:Alfred Hitchcock
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Mistero, Americano, I tre investigatori, Il giallo dei ragazzi, Narrativa, Romanzo, Giallo, Novecento
editore: MyBookLibrary
pubblicato: 2011-05-23T22:00:00+00:00

12

– Mi domando che cosa avrà trattenuto Bob ed Harry – disse Pete mentre Jupiter, al suo tavolo nel quartier generale, guardava il messaggio avuto dal signor Watson.

– Do un’occhiata fuori per vedere se arrivano.

Andò in un angolo della roulotte dove pendeva dal tetto un tubo di stufa che Jupiter aveva sistemato con due specchietti come un periscopio. I rottami fuori della roulotte erano accatastati in pile così alte, che impedivano la visibilità; ecco perché era indispensabile il periscopio. Pete diede un’occhiata ed informò Jupiter che la macchina di Harry stava entrando proprio in quel momento nel cortile. Alcuni momenti dopo si sentirono sulla botola del tunnel due dei colpetti in codice. Pete aprì e lasciò entrare Bob ed Harry che apparivano alquanto stanchi.

– Avete il messaggio? – chiese Jupiter.

– Abbiamo il messaggio – disse Bob. – Ma non lo comprendiamo.

– Fatemelo vedere – chiese Jupiter. – E la sveglia?

– Be’, no. Non l’abbiamo – rispose Bob, rattristato. Jupiter lo guardò con rimprovero.

– L’avete persa? – chiese.

– Ci è stata rubata – disse con foga Harry – dalla macchina parcheggiata alla stazione di polizia.

– Che cosa facevate alla stazione di polizia? – chiese Pete.

– Siamo stati arrestati per eccesso di velocità. Mentre ritornavamo, sulle colline – spiegò Harry – siamo stati inseguiti…

Fra lui e Bob raccontarono tutta la loro avventura e Bob concluse dicendo:

– Il comandante Reynolds ci ha lasciati andare. Ci ha detto che non capisce esattamente in che cosa siamo invischiati, ma se la faccenda è giunta al punto che qualcuno ci insegue in macchina, ritiene che la polizia dovrebbe esserne informata.

– Non penso che alla polizia possa interessare, per il momento, quello che sappiamo – affermò Jupiter. – Lo riterrebbero senz’altro uno scherzo. Comunque abbiamo incontrato anche noi delle difficoltà.

Lui e Pete raccontarono del loro incontro con Carlos e l’omino; Jupiter giudicò che quest’ultimo poteva essere un fantino o un ex-fantino.

– Così, come vedete – proseguì – c’è qualcuno che si interessa all’orologio ed ai messaggi. La sveglia probabilmente è stata rubata dalla persona che vi ha inseguito. Quando ha visto che l’agente vi stava portando al comando di polizia, vi ha seguito ed ha preso l’orologio dalla macchina.

– Ma chi poteva essere al corrente dell’orologio e dei messaggi? – domandò Bob. – Ecco quello che non capisco.

– Bene, sappiamo che Jeeters conosce la storia dell’orologio – disse Jupiter. – Può aver informato qualcun altro.

Poi vi sono Carlos e Gerald Cramer. Noi siamo stati costretti a raccontare quasi tutto, prima di renderci conto che si trattava del Gerald sbagliato. Come vedete, vi sono molte persone a conoscenza della nostra indagine.

– Troppe! – brontolò Pete. – Il messaggio che Bob ha avuto è così strano come il nostro, Jupiter?

Jupiter prese il messaggio e lo porse a Bob.

– È ugualmente incomprensibile – disse.

– Un vero rompicapo – dichiarò Pete.

– È vero – acconsentì Jupiter con una smorfia. – È un maledetto rompicapo. Ma cerchiamo di vedere se riusciamo a capirne qualche cosa. Prima di tutto, Bob, fammi un resoconto preciso del tuo incontro con il signor Mercurio e con Imogene Taylor.

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